L’idrovia ferrarese, che collega il Po a Ferrara con Porto Garibaldi, costituisce l’ingresso meridionale al Sistema Idroviario Padano Veneto dall’Adriatico. L’idrovia, lunga 70 km, è divisa in tre tratte: dalla conca di Pontelagoscuro alla conca di Valpagliaro, da questa alla conca di Valle Lepri e da questa al mare. Nel tratto tra Ferrara e Migliarino (Fiscaglia), essa coincide con il corso del Po di Volano, mentre il suo percorso dopo Migliarino è artificiale. Essa è stata realizzata tra gli anni 50 e 60 per navi sino a 600 t, ma è utilizzata anche da navi della IV classe CEMT.
Durante i lavori di manutenzione nella chiusa della conca di Valle Lepri, si è verificato il cedimento di una paratia. Per capire le cause del cedimento, la conca è stata svuotata parzialmente.Per verificare le variazioni di quota durante lo svuotamento, sono stati messi a confronto dei punti di riferimento con uno o più capisaldi posizionati in una zona definibile come “stabile”, cioè posta al di fuori dalle zone che si presume possano essere in movimento.
La misurazione periodica dei movimenti verticali della conca di Valle Lepri è stata effettuata tramite livellazione geometrica di precisione con un livello ottico meccanico della Assogeo modello NA32 dotato di lamina piano parallela. Per osservare i movimenti della conca sono stati infissi saldamente sul bordo in calcestruzzo armato sei riferimenti, tre per ciascun lato. Su tali riferimenti è stata posizionata una stadia, rimasta la medesima per tutte le misure eseguite nel tempo, corredata di riga millimetrica ed impiegata per il rilievo delle misure differenziali rispetto il caposaldo montato su di una struttura vicina agli edifici di controllo della conca. Invece, per monitorare gli eventuali spostamenti verticali della paratia collassata, sono stati incollati sei target adesivi riflettenti sulla parte superiore della stessa e altre due target, come caposaldo, posizionati sulla muratura a Sud della sala controlli; le misure sono state eseguite con stazione totale Topcon modello GTS 4.
Con lo scopo di valutare le caratteristiche meccaniche delle strutture in calcestruzzo, è stato richiesto una campagna d’indagine tendente a conoscere lo stato dei calcestruzzi in prossimità del cunicolo acquedotto. La resistenza meccanica delle strutture in calcestruzzo è stata stimato con il metodo sclerometrico. Tale stima si basa sulla misura della durezza superficiale del materiale da testare, la quale è rapportata all’indice di rimbalzo dello strumento. Le misure sclerometriche sono state effettuate in conformità alle norme UNI EN 12504-2.